EMANUELE GIORDANO HOMEPAGE
EMANUELE GIORDANO
87010 Eianina (CS) Italy


A. Giordano, immigrant



L'ESPERIENZA DI UN IMMIGRANTE:
AGOSTINO GIORDANO

Ai cortesi Lettori,

giunto ormai all'età di 82 anni, vorrei describere almeno gli avvenimenti più memorabili della mia travagliata vita e qualche mia rustica composizione poetica; ma il mio cervello è ancora povero: il mio Maestro è morto prima della mia nascita! Egli lasciò un libretto (sillabario) e quando giunsi all'età di nove anni, mio padre me lo diede, insegnandomi anche l'alfabeto ed a scrivere appena il mio nome. Quel libretto mi è tanto piaciuto e non l'abbandonavo mai, lo portavo meco in saccoccia e di notte tempo leggevo. La sfortuna volle che io non conoscessi altri libri.

Nel 1901, all'età di vent'anni, emigrai per il Sud America, luogo di libertà assoluta. In quella terra benedetta un bel giorno ad aria aperta incontrai un "Libro parlante" (Vincenzo Cittadino, da Montecilfone, Campobasso, ex galeotto) per 24 anni chiuso in un vecchio scaffale per punizione; Quel libro mi fece conoscere Giuseppe Garibaldi, Camillo Cavour and Giuseppe Mazzini, i tre dignitosi e valorosi uomini che tanto hanno combattuto per l'unità italiana; m'insegnò inoltre a contare fino a 100!

Dopo cinque anni di permanenza in quei luoghi ricchi di ogni bene, nel 1906 tornai in Italia a Frascineto, mio Paese natìo, riprendendo nuovamente la zappa ed il badile, a coltivare la vigna, mestiere che mio padre mi insegnò sin dalla mia fanciullezza.

Nel gennaio del 1907 il sindaco di Frascineto del tempo, Frascino Domenico, mi affidò l'incarico di Tesoriere comunale provvisorio, per esigere le rendite patrimoniali del Comune di Frascineto. Nel 1908 assunsi il regolare servizio per un quinquennio. Scaduto tale termine, presentai i conti di carico e scarico, risultando creditore verso il Comune di L. 82,40. Lo stesso sindaco e la giunta comunale mi pregarono insistentemente a mantenere quella carica, ma io li ringraziai, essendo quella vita sedentaria nociva alla mia salute, e mi dedicai di nuovo all'agricoltura.

Nel 1916, chaimato alle armi, presi parte al primo conflitto mondiale, combattendo con il 139-140 Regg. Fanteria, brigata Bari, a Cortina d'Ampezzo, sul Monte Cavallino e a Selo a destra di Castagnavizza; poi sul fronte del Carso, presso il lago di Doberdò, sopra Monfalcone. In quei combattimenti fui ferito al braccio sinistro. Dopo 12 giorni di cura, rientrai al fronte, snidando col mio reggimento il nemico dalle trincee e mettendolo in fuga.

Durante la guerra composi parecchie poesie, inneggianti alla vittoria delle armi italiane; ne pubblico qualcuna nelle seguenti pagine.

Nel 1922 emigrai per gli Stati Uniti d'America, ritornando in Patria l'anno 1925.

Da allora ho sempre esercitato ed esercito ancora il mio mestiere di agricoltore.

Giordano Agostino

Frascineto, 1 novembre 1963

(Prologo al libro "Memorie in Pagine Sparse", Edizioni Paoline, n.d., originale in italiano)


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A. Giordano, immigrant



AN IMMIGRANT'S EXPERIENCE: AGOSTINO GIORDANO

To the kind reader,

Now that I have arrived at the age of 82 years, I would like to describe at least the most memorable events of my painful life, and of some of my rustic poetical works; but my brain is still poor: My Teacher died before I was born! He left me a speller and when I turned nine years old, my Father gave it to me, teaching me the alphabet and to write just my name. That small book pleased me so much that I never let it go, I took it with me in my pocket and at night I read. Misfortune ruled for me not to know other books.

In 1901, at the age of twenty years, I emigrated to South America, place of absolute freedom. In that blessed land one fine day in the open air I met a "Talking book" (Vincenzo Cittadino, of Montecilfone, Campobasso) who had been imprisoned for 24 years as punishment; that book introduced to me Giuseppe Garibaldi, Camillo Cavour and Giuseppe Mazzini, the three dignified and corageous men that fought so hard for Italian unity; he even taught me to count to 100!

After 5 years of stay in those places rich in everything, in 1906 I returned to Italy to Frascineto, my native Town, picking up again the hoe and the shovel, to cultivate the vineyard, a trade that my father taught me since my childhood.

In January of 1907 the mayor of Frascineto of the time, Domenico Frascino, entrusted me with the charge of provisional town Treasurer, to collect estate taxes of the Town of Frascineto. In 1908 I assumed the effective position for 5 years. At the end of the term, I presented the accounts, which were positive by Lire 82.40. The mayor and the town council insisted that I should keep the position, but I thanked them, being that sedentary life was bad for my health, and I devoted myself again to agriculture.

In 1916, having been called to bear arms, I took part in the first world conflict, fighting with the 139-140 Infantry regiment, Bari brigade, at Cortina d'Ampezzo, on Mount Cavallino and at Selo to the right of Castagnavizza; then on the front at Carso, next to lake Doberdò, north of Monfalcone. In those battles I was wounded on my left arm. After 12 days of recovery, I re-entered the front, unnesting the enemy with my regiment and sending it on the run.

During the war I composed several poems, relative to the victory of the Italian army; some of these are published in these pages.

In 1922 I emigrated to the United States of America, returning to my country in 1925.

Since then I have always worked and I still work at my trade of farming.

Giordano Agostino

Frascineto, November 1, 1963

(Prologue of the book "Memorie in Pagine Sparse", Edizioni Paoline, n.d., original in Italian)


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A. Giordano, immigrant



LA EXPERIENCIA DE UN INMIGRANTE: AGOSTINO GIORDANO

A los corteses Lectores,

ahora que he llegado a la edad de 82 años, quisiera describir por lo menos los eventos más memorables de mi sufrida vida y algunas de mis rústicas composiciones poéticas; pero mi cerebro todavía es pobre: Mi Maestro se murió antes de que yo naciera! El me dejó un librito (de silabeo) y cuando llegué a la edad de nueve años, mi padre me lo dio, enseñándome también el alfabeto y a apenas escribir mi nombre. Ese librito me gustó tanto que no lo abandonaba nunca, lo llevaba conmigo en mi bolsillo y de noche leía. La mala fortuna quizo que no conociera otros libros.

En 1901, a la edad de veinte años, emigré a Sud América, lugar de absoluta libertad. En aquella tierra bendita un día al aire abierto encontré un "Libro hablante" (Vincenzo Cittadino, de Montecilfone, Campobasso, ex convicto) que por 24 años estuvo preso en un viejo scaffale de castigo; aquel libro me hizo conocer Giuseppe Garibaldi, Camillo Cavour y Giuseppe Mazzini, los tres dignos y valientes hombres que tanto combatieron por la unidad italiana; además, me enseñó a contar hasta 100!

Después de cinco años de permanencia en esos lugares ricos de todo, en el 1906 regresé a Italia a Frascineto, mi Pueblo natal, empuñando nuevamente la zapa y la pala, para cultivar los viñedos, trabajo que mi padre me enseñó desde que era pequeño.

En enero de 1907 el intendente de Frascineto de esa época, Domenico Frascino, me encomendó el cargo de Tesorero provisorio de la comuna, para cobrar los impuestos a los inmuebles en la Comunidad de Frascineto. En 1908 asumí el servicio regular por un quinquenio. Cuando el período terminó, presenté los libros con las cifras de entrada y salida, resultando creditor al pueblo de 82,40 liras. El mismo intendente y la junta comunal insistieron en que yo me quedara, pero yo les di las gracias, siendo esa vida sedentaria nociva para mi salud, y me dediqué de nuevo a la agricultura.

En 1916, llamado a las armas, tomé parte en el primer conflicto mundial, combatiendo con el 139-140 Regimiento de Infantería, brigada Bari, en Cortina d'Ampezzo, sobre el Monte Cavallino y en Selo a la derecha de Castagnavizza; después en el frente del Carso, cerca del Lago di Doberdó, sobre Monfalcone. En esos combates fui herido en el brazo izquierdo. Después de 12 días de cura, reentré al frente, desanidando con mi regimiento el enemigo de las trincheras y poniéndolo en fuga.

Durante la Guerra compuse varias poesías, relativas a la victoria de las armas italianas; publico algunas de ellas en estas páginas.

En 1922 emigré a los Estados Unidos de América, regresando a mi Patria en 1925.

Desde entonces siempre he ejercitado y ejercito todavía mi ocupación de agricultor.

Giordano Agostino

Frascineto, 1.o de noviembre, 1963

(Prólogo al libro "Memorie in Pagine Sparse", Edizioni Paoline, n.d., original en italiano, traducción de A. Bodily)


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Nota: Agostino Giordano, padre del Papas Emanuele Giordano, abbordò la nave "Conte Rosso" a Napoli il 30 agosto 1922, e arrivò al Porto di New York il 9 settembre 1922. La esperienza ispirò i seguenti poemi:

A BORDO DELLA NAVE CONTE ROSSO

(Invocazione)

O bella Nave, non m'ingannare,
con i tuoi neri e bizzarri colori!
Apri il gran velo di Santo Francesco,
non essere tomba nell'Oceano fresco!

Mi ti raccommando in nome di Dio,
salva tutti, ti prego anch'io;
in pochi giorni ti terrò gioconda,
con il mio canto di onda in onda!



***

(In sù)

AL CONTE ROSSO

Il Conte Rosso viaggia tutto snello,
solcando orgoglioso il vasto oceano:
da Napoli a New York un passeggio,
Viva il Conte Rosso il più bello!

Sentite il programma del Vapore:
circa venti miglia all'ora corre,
mangiare in quantità e pulizia,
Viva il Conte Rosso e compagnia!

Una bella cuccettina per dormire,
doppio materasso con coperte,
placidi si riposa con amore,
mentre gioisce e si eleva il cuore.

Durante il soggiorno sopra il mare,
fino al giorno prima d'arrivare,
tutto un festino in generale,
sembra un continuo carnevale!

E rinascesti, o stella Conte Rosso,
dopo tanti anni più diventando grosso;
nel tuo seno, salve! raccogliesti fiori,
i quali all'Italia recan onori!

(Sulla nave Conte Rosso, 10-9-1922)






Note: Agostino Giordano, father of Papas Emanuele Giordano, boarded the ship "Conte Rosso" (Red Count) in Naples on August 30, 1922, and arrived at the Port of New York on September 9, 1922. The experience inspired the verses that follow:

ABOARD THE SHIP "RED COUNT"

(Invocation)

Oh beautiful ship, don't deceive me,
with your black and bizarre colors!
Open the great veil of Saint Francis,
don't be a tomb in the cool ocean!

I commend myself to you in God's name,
save everyone, I beg you also myself;
in a few days I will be in you, joyful,
with my song going from wave to wave!



***

(To top of page)

TO THE "RED COUNT"

The Red Count travels slender, slim,
furrowing proudly the vast ocean:
from Naples to New York it's just a stroll,
Long live the "Conte Rosso" the most beautiful!

Listen to the program aboard the Steamer:
it travels almost twent miles an hour,
you can eat plenty and it is clean,
Long live the "Conte Rosso" and everything in it!

A beautiful little berth to sleep in,
double mattress with covers,
one can rest placidly here,
while one's heart rejoyces.

During the sojourn at sea,
until the day before one arrives,
there are all sorts of festivities,
there is a general revelry!

And you were reborn, star "Conte Rosso,"
getting heavier with every trip;
I, in your bosom, salute you! You gathered flowers,
which bring honor to Italy!

(Aboard the ship Conte Rosso, 9-10-1922)

(English translation by A. Bodily)







The "Conte Rosso" was built in 1921 by W.Beardmore & Co, Ltd for Lloyd Sabaudo of Italy.
Her details were - 18,017 gross tons, length overall 588.2ft x beam 74.2ft, two funnels, two
masts, twin screw and a speed of 18 knots. There was accommodation for 342-1st, 214-2nd 
and 1,800-3rd class passengers.
Launched on 10/2/1921, she sailed from Genoa on her maiden voyage to Naples and South America
on 29/3/1922. After this voyage, she commenced sailings from Genoa to Naples and New York 
on 15/5/1922. In 1925 accommodation for 188-economic 2nd class passengers was added and on 
27/2/1928 she commenced her last Genoa - New York crossing. Subsequently she was used on the
South America service, and in 1932 was taken over by Lloyd Triestino. On 24/5/1941 she was 
torpedoed and sunk by the British submarine HMS UPHOLDER while 10 miles from Sicily, with the
loss of 1,212 lives. ["North Atlantic Seaway" by N.R.P.Bonsor, vol.3, p.1368]

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Registro d'Immigrazione di Agostino Giordano a Ellis Island
Ship Manifest with immigration of Agostino Giordano to Ellis Island



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